Sentiero escursionistico „Svetojanj“

Sentiero escursionistico „Svetojanj“

Chiesa di Sveti Anton (Sant’Antonio) – Stara Novalja (Novaglia Vecchia) – Zaglava – Svetojanj – Zaglava – Novaljsko polje (Valle di Novaglia) – chiesa di Sveti Anton.

Svetojani è un itinerario estremamente suggestivo, ma anche tecnicamente impegnativo. Esso offre un’esperienza visiva davvero unica ed un paesaggio nel quale s’alternano tratti ricchi di vegetazione e terreni aridi e brulli. Il suo nome deriva dalla fortezza bizantina di Svetojani, risalente al VI secolo e costruita al tempo dell’imperatore Giustiniano.

Dunque, tutti in sella e pronti a partire!
Il punto di partenza si trova davanti alla chiesetta di S. Antonio (Sv. Anton), nella Piana di Novalja (Novaljsko polje). L’edificio s’erge suggestivamente su una pozza d’acqua coperta da un alto canneto. Ai margini della pozza, all’ombra delle alte fronde degli alberi, si può trovare un po’ di sollievo nella sorgente d’acqua potabile che, tuttavia, nei mesi estivi è destinata a prosciugarsi. Per questo motivo, considerata la difficoltà e la lunghezza dell’itinerario (19 km), nel vostro zaino non potranno mancare almeno 1,5 l d’acqua, zucchero d’uva, frutta e barrette energetiche.

L’itinerario ci conduce al piccolo borgo di mare di Stara Novalja, dove ci si immette nella strada in macadam. Attraversando paesaggi di natura intatta, tra luoghi di grande suggestività, vedrete susseguirsi zone di macchia mediterranea e aree brulle e pietrose. Il forte profumo delle specie vegetali autoctone e delle piante officinali s’attenua pian piano che ci si avvicina alla località di Zaglava, area insulare riconoscibile per la nuda roccia esposta alle impetuose raffiche della bora e alla salsedine. A questi due fattori si deve sia l’assenza quasi totale della vegetazione, sia il fatto che l’isola di Pag è anche nota con l’epiteto di Isola lunare. Da queste parti è bene prestare particolare attenzione a come ci si muove, perché Zaglava, in quanto brulla, soleggiata e desertica, è l’habitat ideale della vipera dal corno, l’unico serpente velenoso dell’isola.

La successiva tappa del nostro itinerario è la fortezza di Svetojani, una delle più suggestive e imponenti attrazioni del percorso. L’edificio, risalente al VI secolo, fu costruito sotto l’imperatore Giustiniano, e serviva sia come torre d’avvistamento, sia come parte del sistema difensivo eretto a protezione degli interessi marittimi di Bisanzio durante il periodo della sua dominazione sull’Adriatico. La fortezza di Svetojani è senz’altro uno dei punti di maggiore interesse di quest’itinerario! Raggiunta la fortezza, dovremmo affrontare una salita molto impegnativa che ci porterà ad un belvedere dal quale il colpo d’occhio si protende fino al canale della Morlacca (o della Montagna, in croato Velebitski kanal). Si tratta di uno dei panorami più suggestivi di tutta l’isola.

Si prosegue per un’erta salita in macadam, fino ad una piccola ma incantevole ed antichissima pozza d’acqua chiamata Svetojašnica, una delle rare pozze d’acqua naturali dell’isola. Quest’oasi nel cuore di Zaglava per anni è stata l’unica fonte d’acqua per abbeverare le greggi di pecore isolane. Secondo quanto racconta la gente del luogo, questa sorgente in cent’anni s’è prosciugata soltanto una volta, durante gli anni 80’ del secolo scorso, in un periodo di estrema siccità durato da maggio a novembre.

L’incantevole paesaggio invita a sostare, mentre il profumo del mare e del sale restituisce le energie perdute. Attraverso il paesaggio brullo circostante, costeggiamo una cava di pietra e raggiungiamo quell’oasi di verde che risponde al nome di Piana di Novalja, habitat di numerose specie animali ed esatto contrario del territorio brullo e arido che abbiamo appena superato. La Piana di Novalja abbonda d’acqua, cosa di cui erano a conoscenza anche gli antichi Romani, se è vero che nel I secolo d.C. pensarono bene di scavare nella viva roccia per realizzare un acquedotto sotterraneo lungo 1.100 metri che collegasse la piana con l’abitato di Novalja. Quest’opera dell’ingegno umano, detta Talijanova buža o Acquedotto romano, può essere ammirata nel Museo civico ed in parte anche visitata a piedi (www.gradskimuzejnovalja.hr). Il museo illustra l’artefatto dal punto di vista architettonico e mostra anche i suoi nove sfiatatoi sparsi lungo la Piana di Novalja, oltre a mettere l’accento sul ruolo di questo prezioso bene culturale risalente al tempo della Roma imperiale.

Andando per la piana, non dovrete sorprendervi se il vostro cammino sarà ostacolato da uno degli animali selvatici che abitano questo territorio, come la lepre, il fagiano, lo pseudopo (o lucertola di vetro), la tartaruga o la quaglia. Proseguiamo la nostra avventura attorniati da oliveti, vigne e muretti a secco delimitanti appezzamenti con animali domestici. Dando un’occhiata oltre i muretti, vedrete pecore, capre o qualche volatile ruspante. Il giro per la Piana di Novalja ci riporta alla posizione di partenza, ossia alla chiesetta di S. Antonio.

Curiosità:

• Aquedotto antico

• castello Svetojanj

• Stagno Svetojašnica

Località: Novaljsko polje (Valle di Novaglia) – Stara Novalja (Novaglia Vecchia) – Zaglava – Novaljsko polje
Percorso numero: 53
Itinerario: Chiesa di Sveti Anton (Sant’Antonio) – Stara Novalja (Novaglia Vecchia) – Zaglava – Svetojanj – Zaglava – Novaljsko polje (Valle di Novaglia) – chiesa di Sveti Anton.

Lunghezza (km): 19,0; Salita (m): 450; Punto più elevato (m): 160; Punto più basso (m): 3; Asfalto: 2,1 km (11%); Macadam/terra: 16,9 km (89%); Difficoltà del terreno: Impegnativo; Difficoltà preparazione atletica: Impegnativo.

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